mercoledì 2 settembre 2009

L’Italia parla la lingua del rinnovabile



La storia dell’energia italiana ha vissuto varie fasi.
La prima fase è stata una fase di monopolio statale per oltre quasi mezzo secolo. Grandi enti, Eni ed Enel hanno scritto la storia del nostro paese in questo campo.
Il 1999 è stato l’anno della svolta, quando il decreto Bersani liberalizzò il mercato dell’energia e determinò un reale terremoto che da una parte passò attraverso la privatizzazione delle industrie monopoliste e dall’altra attraverso l’ingresso di nuovi operatori del settore, anche stranieri.
Oggi viviamo una terza fase, se possibile ancora più interessante delle prime due.
Già perché l’energia se è stata importante negli anni del dopoguerra, quale ‘motore’ del miracolo economico, oggi è diventata un settore strategico per tre fattori fondamentali: l’esaurimento progressivo ma irreversibile del petrolio, lo sviluppo esponenziale delle fonti rinnovabilila necessità di proporre alternative energetiche in relazione alla problematica delle emissioni di CO2 e del surriscaldamento globale.
Nessuna degli operatori energetici in Italia può prescindere dalle fonti rinnovabili.
Nessuno.

La televisione, e chi non ce l’ha!


modello di televisione
Inserito originariamente da Ele-87
La televisione, costante amica di tutte le nostre giornate, come si dice, non è nata già fatta, ma ha subito moltissimi periodi di sviluppo.
La tv italiana nasce domenica 3 gennaio 1954, ma il concepimento risale agli anni Venti e Trenta. La gestazione, lunga, difficoltosa, e condotta con metodi sperimentali, sarà interrotta dal secondo conflitto mondiale, per riprendere dalla seconda metà degli anni Quaranta.
In ogni casa la comunicazione con l’esterno avveniva attraverso la radio, ma nel dopoguerra con il boom economico il possesso della televisione diventa sinonimo di benessere. Ecco che allora tutti la vogliono!
Dalle televisioni “ingombranti” degli anni ’60 a quelle al plasma degli anni 2000, quanta storia!
È già, perché il suo successo è dovuto anche ai programmi trasmessi:dal successo clamoroso di Carosello alla visione in diretta dello sbarco dell'uomo sulla Luna nel 1969. . Due sono gli eventi che segnano gli anni Settanta televisivi: la nascita, dopo molti annunci e ritardi, del colore, e le prime televisioni "libere". Nascono le emittenti private ed esplode l'offerta di programmi. Ecco allora telefilm, sit-com e cartoni animati, telenovelas, le soap operas e le prime grandi fiction. Tg e programmi di approfondimento caratterizzano i giorni nostri e con le nuove tecnologie la televisione oltre a vederla la possiamo anche fare.

Driiin, driiin… Pronto? È il telefono!


Antico telefono
Inserito originariamente da Ele-87
La paternità dell'invenzione del telefono fu attribuita ad Antonio Meucci che nel 1871 dimostrò il funzionamento del suo apparecchio.
La prima introduzione pratica del telefono in Italia fu il 30 dicembre 1877 quando fu attivata la linea tra due apparecchi costruiti dai fratelli Gerosa che metteva in contatto una caserma dei pompieri con la stazione della tramvia di Porta Venezia. Il primo vero servizio telefonico ebbe però inizio nel 1881 con l'attivazione della linea al signor Giovanni Uberti, il quale ebbe il numero 1 di Roma.
La cornetta nacque quando un centralinista svedese ebbe l'idea di legare il microfono e il ricevitore ad un bastoncino, in modo da poter avere una mano libera.
La prima telefonata transatlantica avvenne tra New York e Londra, il 7 gennaio 1927.
Dalla creazione del primo telefono all’idea che abbiamo noi oggi di questo apparecchio, si sono succeduti vari modelli. Partendo da quelli molto grandi, piano piano le dimensioni si sono ridotte in coincidenza con la diffusione nelle case della gente. All’inizio si dovevano usare tutte e due le mani

L’origine delle batterie: la pila di Volta

L'invenzione della pila è il risultato di esperimenti condotti da Volta verso la fine del XVIII secolo apre le porte alle rivoluzionarie scoperte sull'elettricità.


1. un elemento della pila
2. strato di rame
3. contatto negativo
4. contatto positivo
5. feltro o cartone imbevuto in soluzione acquosa
6. strato di zinco

Un po’ di… Alessandro Volta


pila di Volta
Inserito originariamente da Ele-87

Come tutti sappiamo Volta fu l’inventore della pila elettrica, era italiano, ma cosa altro si sa di lui? Cominciamo dall’inizio…
Volta nacque a Como il 18 febbraio 1745. Venne educato a Como dove divenne professore di fisica alla Scuola Reale nel 1774.
La sua passione fu sempre lo studio dell'elettricità e, ancora giovane studente, scrisse addirittura un poema in latino su questo affascinante, nuovo fenomeno. "De vi attractiva ignis electrici ac phaenomenis inde pendentibus" è il suo primo scritto scientifico.
Nel 1775 creò l'elettroforo, un congegno che produce una carica elettrica statica. Nel 1776-77 studiò la chimica dei gas, scoprì il metano, e condusse esperimenti come la combustione el gas tramite una scintilla elettrica in un recipiente chiuso. Nel 1779 divenne professore di fisica all'Università di Pavia, una cattedra che occupò per 22 anni. A Pavia, l'imperatrice Maria Teresa d'Austria fece costruire in suo onore l'Aula Volta. Nel 1800, come risultato di un disaccordo professionale sul galvanismo sostenuto da Luigi Galvani, sviluppò la cosiddetta pila voltaica, un predecessore della batteria elettrica, che produceva una corrente elettrica costante. Inizialmente condusse esperimenti con celle individuali collegate in serie, ogni cella era un calice da vino riempito di salamoia, nel quale erano immersi due elettrodi dissimili. Nella pila elettrica i calici erano sostituiti da cartone imbevuto di salamoia, e le dimensioni erano limitate dal peso che la cella inferiore poteva sopportare senza che tutta la salamoia venisse strizzata fuori dal cartone.
Volta sposò Teresa Peregrini, figlia del conte Ludovico Peregrini, nel 1794 e la coppia ebbe tre figli. Morì a Camnago il 5 marzo 1827 a 82 anni.