giovedì 3 settembre 2009

Quanto scalda il sole!


Pannello fotovoltaico
Inserito originariamente da Ele-87
L'energia solare può essere utilizzata per generare elettricità (fotovoltaico) o per generare calore (solare termico). Sono tre le tecnologie principali per trasformare in energia sfruttabile l'energia del sole.
Il pannello solare termico sfrutta i raggi solari per scaldare un liquido con speciali caratteristiche che cede calore all'acqua contenuta in un serbatoio di accumulo.
Il pannello solare a concentrazione sfrutta una serie di specchi parabolici a struttura lineare per concentrare i raggi solari su un tubo ricevitore in cui scorre un fluido
I pannelli solari fotovoltaici convertono la luce solare direttamente in energia elettrica. Questi pannelli, non avendo parti mobili o altro, necessitano di pochissima manutenzione: in sostanza vanno solo puliti periodicamente. La durata operativa stimata dei pannelli fotovoltaici è di circa 30 anni. I difetti principali di questi impianti sono il costo dei pannelli e l'immagazzinamento dell'energia.
L'energia viene prodotta solo durante le ore di luce e quindi non è adatta per qualunque situazione, essendo l'elettricità una forma di energia difficilmente accumulabile in grandi quantità. Tuttavia la produzione da solare è maggiore proprio nei momenti di maggior richiesta, cioè durante il giorno e nelle stagioni calde, durante le quali può sopperire all'aumento di consumi dovuto agli impianti di ventilazione e condizionamento.
Attualmente i pannelli solari vengono utilizzati per fornire acqua calda (solare termico) e riscaldamento ad abitazioni e piccoli complessi. Si è tentato di realizzare centrali solari che, utilizzando turbine, convertissero il calore immagazzinato in energia elettrica ma questi esperimenti sono sostanzialmente falliti per la bassa resa di queste centrali rapportate con gli alti costi di gestione e con la discontinuità della fornitura elettrica. I pannelli fotovoltaici vengono utilizzati prevalentemente per alimentare dispositivi distanti dalle reti elettriche (sonde spaziali, ripetitori telefonici in alta montagna, ecc) o con richieste energetiche talmente ridotte che un allacciamento alla rete elettrica risulterebbe antieconomico (segnaletica stradale luminosa, parchimetri, ecc) e sconveniente dal punto di vista organizzativo.
Con le attuali tecnologie i pannelli fotovoltaici sono sensibili anche alla radiazione infrarossa (invisibile) dei raggi solari e dunque producono corrente anche in caso di tempo nuvoloso e pioggia. La quantità d'energia erogata è tuttavia variabile e difficilmente prevedibile, questa discontinuità rende difficile soddisfare in ogni momento la domanda di corrente.
L'installazione di pannelli fotovoltaici ha avuto il suo massimo sviluppo in Germania grazie ad una legislazione favorevole.
Attualmente la maggior parte degli studi si concentrano su nuove generazioni di celle fotovoltaiche dotate di una maggior efficienza di quelle attuali. Studi più ambiziosi puntano alla realizzazione di centrali solari orbitanti. Queste centrali dovrebbero raccogliere i raggi solari direttamente nello spazio e trasmettere la potenza assorbita sulla Terra per mezzo di microonde o raggi laser.
In tutto il mondo, sono attualmente allo studio nuove tecnologie e nuovi sistemi per sfruttare l'energia del sole allo scopo di creare le prime vere centrali solari.

Come soffia il vento!


Pale eoliche
Inserito originariamente da Ele-87
I primi mulini a vento europei pompavano acqua o muovevano le macine per triturare i cereali. Nei secoli scorsi i mulini olandesi erano i più grandi del tempo, divennero e rimasero il simbolo della nazione. Questi mulini erano formati da telai in legno sui quali era fissata la tela che formava, così, delle vele spinte in rotazione dal vento.
Negli anni settanta l'aumento dei costi energetici ha ridestato l'interesse per le macchine che utilizzano la forza del vento. Così molte nazioni hanno aumentato i fondi per la ricerca e lo sviluppo dell'energia eolica.
Nonostante la pesante crisi finanziaria, il 2008 è stato un anno record per l'energia eolica, e l'Italia è settima nella classifica delle nazioni con le maggiori capacità installate. Gli impianti eolici consentono grosse economie di scala, che abbattono il costo del chilowattora elettrico con l'utilizzo di pale lunghe ed efficienti dalla produzione di diversi megawatt ciascuna.
Grazie ai recenti sviluppi tecnologici l'energia eolica inizia ad essere economicamente vantaggiosa. Il costo di installazione è relativamente basso, se raffrontato ad altre tecnologie come ad esempio il fotovoltaico.

mercoledì 2 settembre 2009

L’Italia parla la lingua del rinnovabile



La storia dell’energia italiana ha vissuto varie fasi.
La prima fase è stata una fase di monopolio statale per oltre quasi mezzo secolo. Grandi enti, Eni ed Enel hanno scritto la storia del nostro paese in questo campo.
Il 1999 è stato l’anno della svolta, quando il decreto Bersani liberalizzò il mercato dell’energia e determinò un reale terremoto che da una parte passò attraverso la privatizzazione delle industrie monopoliste e dall’altra attraverso l’ingresso di nuovi operatori del settore, anche stranieri.
Oggi viviamo una terza fase, se possibile ancora più interessante delle prime due.
Già perché l’energia se è stata importante negli anni del dopoguerra, quale ‘motore’ del miracolo economico, oggi è diventata un settore strategico per tre fattori fondamentali: l’esaurimento progressivo ma irreversibile del petrolio, lo sviluppo esponenziale delle fonti rinnovabilila necessità di proporre alternative energetiche in relazione alla problematica delle emissioni di CO2 e del surriscaldamento globale.
Nessuna degli operatori energetici in Italia può prescindere dalle fonti rinnovabili.
Nessuno.

La televisione, e chi non ce l’ha!


modello di televisione
Inserito originariamente da Ele-87
La televisione, costante amica di tutte le nostre giornate, come si dice, non è nata già fatta, ma ha subito moltissimi periodi di sviluppo.
La tv italiana nasce domenica 3 gennaio 1954, ma il concepimento risale agli anni Venti e Trenta. La gestazione, lunga, difficoltosa, e condotta con metodi sperimentali, sarà interrotta dal secondo conflitto mondiale, per riprendere dalla seconda metà degli anni Quaranta.
In ogni casa la comunicazione con l’esterno avveniva attraverso la radio, ma nel dopoguerra con il boom economico il possesso della televisione diventa sinonimo di benessere. Ecco che allora tutti la vogliono!
Dalle televisioni “ingombranti” degli anni ’60 a quelle al plasma degli anni 2000, quanta storia!
È già, perché il suo successo è dovuto anche ai programmi trasmessi:dal successo clamoroso di Carosello alla visione in diretta dello sbarco dell'uomo sulla Luna nel 1969. . Due sono gli eventi che segnano gli anni Settanta televisivi: la nascita, dopo molti annunci e ritardi, del colore, e le prime televisioni "libere". Nascono le emittenti private ed esplode l'offerta di programmi. Ecco allora telefilm, sit-com e cartoni animati, telenovelas, le soap operas e le prime grandi fiction. Tg e programmi di approfondimento caratterizzano i giorni nostri e con le nuove tecnologie la televisione oltre a vederla la possiamo anche fare.

Driiin, driiin… Pronto? È il telefono!


Antico telefono
Inserito originariamente da Ele-87
La paternità dell'invenzione del telefono fu attribuita ad Antonio Meucci che nel 1871 dimostrò il funzionamento del suo apparecchio.
La prima introduzione pratica del telefono in Italia fu il 30 dicembre 1877 quando fu attivata la linea tra due apparecchi costruiti dai fratelli Gerosa che metteva in contatto una caserma dei pompieri con la stazione della tramvia di Porta Venezia. Il primo vero servizio telefonico ebbe però inizio nel 1881 con l'attivazione della linea al signor Giovanni Uberti, il quale ebbe il numero 1 di Roma.
La cornetta nacque quando un centralinista svedese ebbe l'idea di legare il microfono e il ricevitore ad un bastoncino, in modo da poter avere una mano libera.
La prima telefonata transatlantica avvenne tra New York e Londra, il 7 gennaio 1927.
Dalla creazione del primo telefono all’idea che abbiamo noi oggi di questo apparecchio, si sono succeduti vari modelli. Partendo da quelli molto grandi, piano piano le dimensioni si sono ridotte in coincidenza con la diffusione nelle case della gente. All’inizio si dovevano usare tutte e due le mani

L’origine delle batterie: la pila di Volta

L'invenzione della pila è il risultato di esperimenti condotti da Volta verso la fine del XVIII secolo apre le porte alle rivoluzionarie scoperte sull'elettricità.


1. un elemento della pila
2. strato di rame
3. contatto negativo
4. contatto positivo
5. feltro o cartone imbevuto in soluzione acquosa
6. strato di zinco